Simona
Andrioletti
BIO
Bergamo, 1990
Lives and works in Munich
Simona Andrioletti’s work as been exhibited in Museums, art institutions and galleries such as Kunstverein e.V, Federkiel Stiftung, Nir Altman Galerie, Galerie der Kunstler*innen, Villa Stuck and DG Kunstraum in Munich; MACRO and Mattatoio in Rome; Museo del Novecento in Florence; Réféctoire des Nonnes and Palais Bondy in Lyon and ViaFarini in Milan. In 2022 she won the 15th edition of the TalentPrize an award for artists under40 promoted by Insideart (Rome). Her research has been supported by foundations such as BBK Berufsverband Bildender Künstler*innen, Federkiel Stiftung and Gisela Von Steiner Stiftung. In 2024, she won the research grant Förderung der Chancengleichheit für Frauen in Forschung und Lehre, awarded by the Adbk Frauenbeauftragte and the German Ministry of Science and Arts to talented women, which will support her research throughout 2025.
(ITA)
Bergamo, 1990
Vive e lavora a Monaco di Baviera
Le opere di Simona Andrioletti sono state esposte in musei, istituzioni e gallerie come Kunstverein e.V, Federkiel Stiftung, Nir Altman Galerie, Galerie der Kunstler*innen, Villa Stuck e DG Kunstraum a Monaco di Baviera; MACRO e Mattatoio a Roma; Museo del Novecento a Firenze; Réféctoire des Nonnes e Palais Bondy a Lione e ViaFarini a Milano. Nel 2022 ha vinto la 15a edizione del TalentPrize, un premio per artisti under40 promosso da Insideart (Roma). La sua ricerca è stata sostenuta da associazioni e fondazioni come BBK Berufsverband Bildender Künstler*innen, Federkiel Stiftung e Gisela Von Steiner Stiftung. Nel 2024 ha vinto il grant per la ricerca Förderung der Chancengleichheit für Frauen in Forschung und Lehre conferito dal Frauenbeauftragte dell'Adbk München e dal Ministero della scienza e delle arti tedesco a donne di talento e che supporterà la sua ricerca per tutto il 2025.
Bergamo, 1990
Vive e lavora a Monaco di Baviera
Le opere di Simona Andrioletti sono state esposte in musei, istituzioni e gallerie come Kunstverein e.V, Federkiel Stiftung, Nir Altman Galerie, Galerie der Kunstler*innen, Villa Stuck e DG Kunstraum a Monaco di Baviera; MACRO e Mattatoio a Roma; Museo del Novecento a Firenze; Réféctoire des Nonnes e Palais Bondy a Lione e ViaFarini a Milano. Nel 2022 ha vinto la 15a edizione del TalentPrize, un premio per artisti under40 promosso da Insideart (Roma). La sua ricerca è stata sostenuta da associazioni e fondazioni come BBK Berufsverband Bildender Künstler*innen, Federkiel Stiftung e Gisela Von Steiner Stiftung. Nel 2024 ha vinto il grant per la ricerca Förderung der Chancengleichheit für Frauen in Forschung und Lehre conferito dal Frauenbeauftragte dell'Adbk München e dal Ministero della scienza e delle arti tedesco a donne di talento e che supporterà la sua ricerca per tutto il 2025.
STATEMENT
Simona Andrioletti’s work interprets complex social dynamics and phenomena, assuming an active role in the current
debate and, at the same time, ponders on incisiveness of the
languages of art as a documentation and comunication tool
useful both for carrying out an in-depth investigation on the
field, and for bringing the results to the attention of a wide
audience, by coming into contact with the world rather than
abstracting from it.
The investigation into the existential condition of adolescents – often with disadvantaged social backgrounds – is configured as one of the dominat themes of research of Andrioletti, who studies their relationship dynamics also through workshops that allows her to enter in direct dialogue with those generations and those social contexts that most deserve attention and that are often less considered.
From the very beginning of her research, an underlying nostalgia can be felt. Emptiness that people can feel, a kind of perpetual dissatisfaction that is difficult to live with and that, in some works, is translated into the emptiness exploration, of missing elements, of impossible places, accessible only through the imagination.
There is a particular attention on the subcultures of the web, social media, provincial realities as means of expression of a existential unease, which lies unseen and unheard but is real and deeply rooted. We often encounter references to gender based violence, violation – physical and psychological – and assault as disarming conditions.
Her research takes the tones of activism and militancy, with no political or factional implications, but with a horizontal look at the contemporary world and society, carried ou in a direct and unfiltered way, with immediacy and sincerity that only art is granted today.
In 2020, thanks to the support of the LGBTQAI+ and Women's Representatives of the Academy of Fine Arts in Munich has designed the image of an awareness-raising campaign against gender-based violence in all its forms 'If it feels wrong it is wrong'.
The investigation into the existential condition of adolescents – often with disadvantaged social backgrounds – is configured as one of the dominat themes of research of Andrioletti, who studies their relationship dynamics also through workshops that allows her to enter in direct dialogue with those generations and those social contexts that most deserve attention and that are often less considered.
From the very beginning of her research, an underlying nostalgia can be felt. Emptiness that people can feel, a kind of perpetual dissatisfaction that is difficult to live with and that, in some works, is translated into the emptiness exploration, of missing elements, of impossible places, accessible only through the imagination.
There is a particular attention on the subcultures of the web, social media, provincial realities as means of expression of a existential unease, which lies unseen and unheard but is real and deeply rooted. We often encounter references to gender based violence, violation – physical and psychological – and assault as disarming conditions.
Her research takes the tones of activism and militancy, with no political or factional implications, but with a horizontal look at the contemporary world and society, carried ou in a direct and unfiltered way, with immediacy and sincerity that only art is granted today.
In 2020, thanks to the support of the LGBTQAI+ and Women's Representatives of the Academy of Fine Arts in Munich has designed the image of an awareness-raising campaign against gender-based violence in all its forms 'If it feels wrong it is wrong'.
(ITA) Il lavoro di Simona Andrioletti interpreta dinamiche e fenomeni sociali complessi,
assumendo un ruolo attivo nel dibattito attuale e, allo stesso tempo, riflette
sull'incisività dei linguaggi dell'arte come strumento di documentazione e
comunicazione utile sia per svolgere un'indagine approfondita sul campo, sia per
portare i risultati all'attenzione di un pubblico ampio, entrando in contatto con il mondo
piuttosto che astraendo da esso.
L'indagine sulla condizione esistenziale degli adolescenti – spesso di estrazione sociale svantaggiata – si configura come uno dei temi dominanti della ricerca della Andrioletti, che studia le loro dinamiche relazionali anche attraverso laboratori che le permettono di entrare in dialogo diretto con quelle generazioni e quei contesti sociali che più meritano attenzione e che spesso sono meno considerati.
Fin dall'inizio della sua ricerca è percepibile una nostalgia di fondo, un vuoto quello che le persone possono sentire, una sorta di perenne insoddisfazione con la quale è difficile convivere e che in alcune opere si traduce nell'esplorazione del vuoto, di elementi mancanti, luoghi impossibili, avvicinabili solo con l'immaginazione.
C'è una particolare attenzione alle sottoculture del web, ai social media, alle realtà di provincia come mezzi di espressione di un disagio esistenziale, che non si vede e non si sente, ma che è reale e profondamente radicato. Spesso si fa riferimento alla violenza di genere, alla violazione – fisica e psicologica – e all'aggressione come condizioni disarmanti.
La sua ricerca assume i toni dell'attivismo e della militanza, senza implicazioni politiche o di fazione, ma con uno sguardo orizzontale sul mondo e sulla società contemporanea, portato avanti in modo diretto e senza filtri, con l'immediatezza e la sincerità che solo all'arte oggi sono concesse.
Nel 2020 grazie al supporto delle Rappresentanti LGBTQAI+ e delle Donne dell'Accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera ha progettato l'immagine di una campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere in tutte le sue forme intitolata "If it feels wrong it is wrong".
L'indagine sulla condizione esistenziale degli adolescenti – spesso di estrazione sociale svantaggiata – si configura come uno dei temi dominanti della ricerca della Andrioletti, che studia le loro dinamiche relazionali anche attraverso laboratori che le permettono di entrare in dialogo diretto con quelle generazioni e quei contesti sociali che più meritano attenzione e che spesso sono meno considerati.
Fin dall'inizio della sua ricerca è percepibile una nostalgia di fondo, un vuoto quello che le persone possono sentire, una sorta di perenne insoddisfazione con la quale è difficile convivere e che in alcune opere si traduce nell'esplorazione del vuoto, di elementi mancanti, luoghi impossibili, avvicinabili solo con l'immaginazione.
C'è una particolare attenzione alle sottoculture del web, ai social media, alle realtà di provincia come mezzi di espressione di un disagio esistenziale, che non si vede e non si sente, ma che è reale e profondamente radicato. Spesso si fa riferimento alla violenza di genere, alla violazione – fisica e psicologica – e all'aggressione come condizioni disarmanti.
La sua ricerca assume i toni dell'attivismo e della militanza, senza implicazioni politiche o di fazione, ma con uno sguardo orizzontale sul mondo e sulla società contemporanea, portato avanti in modo diretto e senza filtri, con l'immediatezza e la sincerità che solo all'arte oggi sono concesse.
Nel 2020 grazie al supporto delle Rappresentanti LGBTQAI+ e delle Donne dell'Accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera ha progettato l'immagine di una campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere in tutte le sue forme intitolata "If it feels wrong it is wrong".